sabato 17 gennaio 2015

CIAK SI GIRA: UN PINOCCHIO DA CINEMA!

Eva Montanari, autrice ed illustratrice di rara sensibilità e maestria, in Federico, recente albo pubblicato da Kite edizioni, intreccia magicamente i fili di due indelebili storie: la fiaba di Pinocchio, il burattino di collodiana invenzione, e quella di Fellini, il regista di fama internazionale.
In questo esperimento narrativo, sia delle parole che dell'immagine, tutta la storia rimane sospesa tra sogno e realtà e il confine del realizzabile viene oniricamente spostato in avanti, per essere raggiunto.
Così Federico Fellini e Pinocchio si contendono il ruolo di coprotagonisti della loro "comune" autobiografia che, dal palco di un piccolo teatrino, li consegna agli onori del cinema, facendo dello spettacolo l'orizzonte condiviso di senso.
La nebbia padana, le luci della ribalta e le iridescenti acque marine sono il contorno denso e fluttuante su cui l'abile mano di Eva Montanari colloca personaggi e aspirazioni, per una storia di classica memoria, ma a più voci e colori.

Un pensiero a lei, quindi, a pochi giorni dalla sua scomparsa...
L'albo si offre, indubbiamente, come spunto per rileggere la fiaba di Pinocchio, sia come attuale metafora della crescita, che come "trasfigurazione artistica" dell'epopea di Fellini. Inoltre, getta un fascio di luce sull'utilizzo del cinema, a scuola e nella vita. Già dai risguardi dell'albo, sembra di entrare in un set cinematografico in cui si può riconoscere qualche scena famosa... tra cui l'indimenticabile saluto di Anita Ekberg ne La dolce vita.



Oltre all'eventuale proiezione di alcuni spezzoni dei famosi e pluripremiati film del regista riminese, si può optare anche per il Pinocchio di Roberto Benigni.









Suggerisco, tuttavia, di proporre un prodotto cinematografico meno convenzionale, quale Le avventure di Pinocchio di Gianluigi Toccafondo, per Logos Art. 
Si tratta di un cortometraggio suggestivo che affida alla musica e alla plasticità delle sue illustrazioni, nate su fotogrammi di Totò ed altri comici, la poesia del burattino più famoso al mondo.



Età consigliata: dai 10 anni in su

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