domenica 27 gennaio 2019

COLTIVARE SEMI DI SPERANZA, per non dimenticare

Il ciliegio di Isaac, uscito dalla penna di Lorenza Farina ed illustrato da Anna Pedron, per edizioni Paoline, si apre con il racconto, per parole ed immagini, di un albero. Un ciliegio, appunto, che cresce orgoglioso e fiorito nel giardino di Isaac, un bambino ebreo che assieme al suo nonno impara ad ammirare la bellezza della vita, anche nella natura rigogliosa e festante, della primavera. 

"Quando il tuo cuore sarà triste, pensa a quest'albero" mi diceva il nonno.

Ma, subito, il libro spezza il ritmo e la scena cambia. Da un giardino si passa ad un campo di concentramento. Dalla primavera del cuore, all'inverno della vita. Dai colori fervidi al grigiore sconsolato. Dalle parole al silenzio, muto e solo, di chi si trova a non essere più considerato una persona ma un numero.
Però anche nella situazione più drammatica può filtrare una luce, tenue e delicata: quella dell'amicizia.


E così inizia un rapporto speciale tra Isaac e Rasìm, capace di alleviare un po' del dolore, della fame e della paura provate. Si tratta di un'amicizia che sa mettere radici profonde, come quelle del ciliegio, e che porterà frutti di speranza per le generazioni future, perché ciò che è stato non sia più.




Realizzare alcuni prototipi di ciliegio, con tecniche diverse, ed unirli con un intreccio di mani a cui fanno da cornice tante stelle "fiorite" simbolo di una nuova pagina della Storia, è stata la rielaborazione dei bambini che hanno vissuto la storia di Isaac, grazie al libro presentato.         
La Storia diventa, dunque, radice di futuro; un futuro costellato di valori quali il rispetto della libertà e della dignità delle persone. Questa è la speranza più grande! 


Età di lettura consigliata: dagli 8 anni in su

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