Un'altra storia classica, rivisitata in un'ottica che offre all'operatività mentale e alla nobiltà d'animo pari importanza rispetto all'ingegnosità e alla fatica fisica quella di Federico, di Leo Lionni, edita da Babalibri. La favola della Cicala e della formica viene presentata con nuovi protagonisti: dei topolini, che in autunno cominciano a darsi da fare per l'inverno: tutti raccolgono le provviste eccetto Federico, che si concentra in attività "artistiche", quali l'educazione dello sguardo e del cuore, poco comprese all'inizio dai suoi simili.
Sarà solo l'inverno, come stagione non solo dell'anno ma soprattutto dell'animo a richiamare alla memoria l'importanza di una lettura del mondo più profonda, che non escluda gli opposti ma che li consideri copresenti e necessari.
Ecco, allora, che al momento opportuno il ricordo del calore del sole ravviverà l'animo e permetterà di superare il dolore.
E la rievocazione dei colori della natura donerà luce e rischiarerà i momenti bui.
E la poesia e i pensieri positivi contribuiranno a rimettere ordine nel cuore e nella mente, per ripartire con nuovo brio.
Racconto e immagini, quindi, concorrono insieme a donare un messaggio positivo e di speranza nel futuro: ciascuno deve essere accettato con le proprie caratteristiche, per contribuire ad una visione della realtà complessa, ma proprio per questo bella, varia e sostenibile!
Un libro che si presta a più livelli di lettura e a più interpretazioni.
Con i bambini di 8-9 anni è stato stimolante chiedere di trovare un nuovo "Federico" capace di sapere vedere, con occhi nuovi: acqua, cielo e terra.
Dalla loro fantasia sono nati così:
- "NICO, il PESCIOLINO" che sapeva osservare le bellezze dei fondali;
- "ENRICO, l'UCCELLINO" chepoteva vedere tutto dall'altro, con nuove forme e dimensioni;
- "TEODORICO, la TALPA", che riusciva a riconoscere tutti gli aromi e i profumi dentro e fuori il suolo.
Ciascuno, con la propria peculiarità, ha contribuito a raccontare le bellezze del creato, affinché l'uomo sapesse non inquinarle o distruggerle, ma amarle e proteggerle!
E le bellezze più preziose sono gli uomini, con le loro differenti specificità...
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